R. Minnella, Il violino stregato, Bonanno Editore, Acireale, 2006
Alcune frasi dal libro Il violino stregato:
«Care sorelle, io non sono mai sola, ogni sera viene qui la gente del villaggio e cantiamo insieme le vecchie canzoni, io dono loro la musica e loro mi danno affetto e compagnia.» (Serenella)
« “Piango tutto ciò che ho perduto a causa della mia superbia” rispose umilmente la fanciulla, sinceramente pentita per gli sbagli commessi. A quel punto al posto della vecchia apparve la bellissima fata che l’aveva fatta nascere.» (Il violino stregato)
«[…] la tua musica e il tuo canto mi hanno ricordato le dolci canzoni del mio paese, dove il sole tramonto rosso all’orizzonte e la luce filtra discreta in ogni angolo della foresta […] Grazie ancora Biancarosa per questo dono!» (Biancarosa e la musica dei fiori)
«Danzarono, danzarono a lungo e quando la bottega non bastò più, uscirono sulla piazza, al sole, sotto gli occhi di tutti, mentre il tamburello accompagnava argentino la loro felicità.» (Rosabella)
A cura di Simona Zaccaria
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